“Un Sorriso per il Ponte”, la grande ludoteca all’aperto"

non in piazza, ma ai Giardini Estensi, per consentire il rispetto delle normative sanitarie

“Un Sorriso per il Ponte”, la grande ludoteca all’aperto"

“Un Sorriso per il Ponte”, la grande ludoteca all’aperto, non mancherà neanche quest’anno. Il Ponte del Sorriso, nonostante lo sforzo organizzativo che l’attuale situazione richiede, ha infatti deciso di non interrompere una tradizione che dura da 12 anni, pensando ai bambini, che sono stati così fortemente penalizzati nelle loro attività quotidiane, ma anche per portare un messaggio di normalità, una normalità diversa da quella a cui eravamo abituati e alla quale dobbiamo adesso adattarci.

 

E allora pronti e via, domenica 4 ottobre, dalle 10.00 alle 18.30, con le consuete proposte ludiche, i tantissimi laboratori creativi, le bolle giganti, gli spettacoli di magia, giocoleria, di circo e di fiabe, gli sbandieratori, le esibizioni di cani e di Simba, i gonfiabili, il piccolo giardiniere, i giochi di una volta, gli immancabili clown, i Supereroi, i gonfiabili e il fantastico Ospedale dei Pupazzi che spiega, in modo giocoso, cosa succede in ospedale. A disposizione anche un gustosissimo stand gastronomico a cura degli Alpini di Capolago.

 

Sarà un’edizione particolare, non in piazza, ma ai Giardini Estensi, per consentire il rispetto delle normative sanitarie previste per il COVID. Sarà obbligatorio per tutti indossare la mascherina e uno staff di volontari, appositamente formati, vigilerà per garantire a tutti la massima sicurezza. Ogni attrazione sarà dotata di disinfettanti e disposta in modo da rispettare il distanziamento.

 

Malgrado il COVID Varese ancora una volta diventa la città della gioia dei bambini per solidarietà. L’intero ricavato servirà, infatti, per acquistare un polisonnigrafo portatile da destinare al monitoraggio dei disturbi del sonno e alla ricerca relativa alla morte in culla. Uno strumento che, una volta posizionato, consentirà al bambino di tornare a casa e dormire in un ambiente famigliare, evitando lo stress del ricovero