Varese. Grande manifestazione a favore della riapertura delle scuole
Oggi 21 Marzo i giardini estensi hanno ospitato la manifestazione spontanea di mamme e papà organizzata da Prima a Scuola (PAS) di Varese e provincia
Ha avuto grande successo la manifestazione di oggi organizzata dal Comitato “Prima a Scuola” di Varese e provincia che ha mosso i primi passi nella città giardino solo da 2 settimane. L’affluenza è stata sorprendentemente intensa sebbene non siano state violate le regole di distanziamento e l’uso delle mascherine. Contemporaneamente la manifestazione si è svolta in 30 città d’Italia con grande successo: a Varese 1000 partecipanti, tra cui numerose famiglie, sono accorsi ai giardini estensi vincendo la pigrizia della domenica pomeriggio nella certezza di poter fare qualcosa di concreto per i propri bambini.
La manifestazione ha avuto inizio alle 15.30 ed è stata introdotta da Silvia Vitiello coordinatrice di PAS Varese e provincia che ha ringraziato le numerose città e paesi che hanno partecipato oltre al capoluogo. Besnate, Bisuschio, Cadrezzate, Cantello, Cuasso al Monte, Daverio, Gorla Minore, Luino, Malnate, Rancio, Sumirago, Travedona, Viggiù sono stati protagonisti di numerosi interventi che si sono susseguiti fino alle ore 17.30.
Silvia ha tracciato lo scenario scientifico entro cui il Comitato si sta muovendo: “Sono stati effettuati studi sulla sicurezza nelle scuole negli Stati Uniti, in Inghilterra, in Spagna, in Francia, in Svizzera … tutti questi studi scientifici dimostrano una cosa sola, che a scuola non ci si contagia, la scuola è sicura! Quindi perché si richiede la chiusura della scuola? Perché si presuppone che per riaprire si debbano vaccinare tutti gli insegnanti e tutti gli studenti oppure, come ho sentito ieri, addirittura fare il tampone ogni 2 settimane e ragazzi? Roba da pazzi. In Alto Adige hanno fatto il tampone ai bambini e solo 1 su 1000 è risultato positivo. La scuola è sicura!”.
Lidia, co-coordinatrice del Comitato ha sottolineato il disagio di tante famiglie indigenti i cui bimbi adesso non possono usufruire della mensa della scuola, che dava loro almeno un pasto caldo al giorno.
Di seguito si sono susseguiti numerosi interventi di mamme, papà, maestre, educatrici ma soprattutto bambini che, generando grande commozione ed entusiasmo nell’intera platea, hanno gridato il loro desiderio di tornare a scuola. Loro sono stati i veri protagonisti di questa giornata poiché hanno letto poesie da loro scritte, hanno fatto disegni e con grande semplicità hanno espresso le loro difficoltà a stare dietro ad uno schermo per ore, il loro disagio di non poter parlare di persona con le maestre, di non fare l’intervallo, di non vedere i propri compagni e di quanto vivano la mancanza della scuola. Qualcuno con coraggio si è spinto a dire: “La DaD fa schifo!”, “La scuola è nostra! Ridatecela”. Ragazzini delle medie hanno anche descritto un disagio più profondo che ha portato tanti dei loro compagni ad attacchi di panico, disturbi alimentari, episodi di autolesionismo; un ragazzino ha letto l’articolo 34 della Costituzione rimarcando che la scuola è un loro diritto.
Tanti genitori hanno espresso la difficoltà di non riuscire a conciliare il lavoro con l’impegno quotidiano di dover seguire i loro figli in DaD, l’ingiustizia di far partecipare bambini BES (bambini con difficoltà di apprendimento) in presenza a scuola da soli, senza compagni, il disagio di vedere i propri bambini stufi, tristi, davanti al computer per ore.
La Manifestazione è solo l’inizio di un lungo cammino di genitori e insegnanti che sanno bene che la scuola è importante non solo perché si impara ma anche perché si sta insieme, si diventa amici, si gioca, insomma si vive!