Vedano Olona, prati bombardati, ma sono i cinghiali
Parla un produttore: “Impossibile e inutile ripristinarli: le invasioni sono continue.
Ripercussioni pesanti: dobbiamo garantire un latte di qualità destinato a produrre Grana Padano e altre dop”
I prati di Oliviero Sartori limitrofi al bosco di brughiera, sembra esattamente il contrario: un campo di battaglia dove i ciuffi d'erba verde sono sovrastati dall'immagine desolante della terra e smossa rivoltata da incursori a quattrozampe.
“Il problema è purtroppo comune all’intero territorio della nostra provincia: evidenziamo ancora una volta la preoccupazione e l’indignazione delle imprese agricole – commenta il presidente di Coldiretti Varese Fernando Fiori - facendoci portavoce delle loro istanze e soprattutto chiedendo fatti concreti: di parole, in questi anni, ne abbiamo sentite anche troppe. Siamo di fronte a una situazione gravissima che ci impone di mantenere un’allerta continua. La situazione è grave e ci impone di mantenere un’allerta continua. La preoccupazione è ancor più marcata in questo periodo, in cui la peste suina si è riaffacciata in Europa: il timore è che questi animali possano portare il morbo fin qui… quindi è ancor più necessario risolvere presto questa situazione ormai oltre i limiti, e non accorgersi del problema quando è troppo tardi per porvi rimedio!
Continueremo a monitorare la situazione, servono interventi subito, perché già oggi gli ungulati sono tornati nei campi, e a danno si somma danno. Invitiamo con forza le imprese a denunciare ogni incursione subita, e con essi i cittadini: ormai i selvatici invadono orti e giardini e, in ampie aree del Varesotto, le devastazioni sono ormai a ridosso dalle case e dagli orti. E’ una situazione inammissibile, noi non abbassiamo certamente la guardia”.