Veneto: il test rapido di Zaia
In Veneto arriva un nuovo test antigenico che si fa e si analizza anche fuori da un laboratorio, per nulla invasivo e che, in prospettiva, potrebbe essere usato anche in autosomministrazione
In Veneto arriva un nuovo test antigenico che si fa e si analizza anche fuori da un laboratorio, per nulla invasivo e che, in prospettiva, potrebbe essere usato anche in autosomministrazione
Secondo il governatore del Veneto luca Zaia potrebbe essere “ una rivoluzione nella diagnostica” il nuovo tipo di tampone rapido antigenico che nella sua regione si sta sperimentando con successo.
Le procedure sono estremamente semplici, non invasive e molto attendibili, in grado di dare l’esito in dieci minuti, senza dover processare il tutto in laboratorio, ma semplicemente utilizzando un tampone e un piccolo apparato in qualsiasi ambiente, al limite anche in autosomministrazione.
La novità è stata presentata dal primario di microbiologia di Treviso e coordinatore delle microbiologie del Veneto, dottor Roberto Rigoli, nel corso del punto stampa del Presidente della Regione Luca Zaia, che si è sottoposto al tampone in autosomministrazione).
La procedura illustrata dal dottor Rigoli e sperimentata da Zaia, è molto semplice: si inserisce un piccolo rampone nella fossa nasale, si rotea brevemente in entrambe le narici e poi lo si inserisce in una provetta dove si scioglie l’antigene e il contenuto viene analizzato da un apparecchio del costo di circa mille euro.
L’apparecchio processa il tampone e restituisce l’esito in dieci minuti.
“Questo ci consentirà – secondo Zaia – di non restare aggrappati all’attività di laboratorio e di portare la diagnostica fuori dall’ospedale, praticamente ovunque, con la stessa garanzia di attendibilità del risultato”.