Busto, Cerini: cosa ha fatto il comune per la mensa di via Manzoni

Le problematiche riguardano cibo freddo, porzioni non corrette o variazioni rispetto al menù, in particolare per i menù speciali.

Busto, Cerini: cosa ha fatto il comune per la mensa di via Manzoni
foto di repertorio

riceviamo e pubblichiamo

Nel leggere della protesta dei bambini delle scuole Manzoni ci chiediamo cosa il Comune di Busto Arsizio stia facendo per risolvere il problema, ormai noto da tempo, del servizio mensa negli istituti scolastici. Proprio su questo tema abbiamo portato alla discussione della commissione educazione, il 22 gennaio scorso, un'interrogazione. Dal resoconto dell’assessore Farioli è emerso che da alcune scuole (tra cui le Manzoni) arrivano ormai da mesi lamentele rispetto al servizio di ristorazione. Le problematiche riguardano cibo freddo, porzioni non corrette o variazioni rispetto al menù, in particolare per i menù speciali.

In quell’occasione l’assessore ci aveva dato garanzia che il Comune stava monitorando la situazione e che a breve ci sarebbe stato un incontro con Sodexo che, ricordiamo, è il nuovo gestore subentrato a Pellegrini.

Non ci stupisce quindi leggere della protesta alle scuole Manzoni, protesta che rivela come la situazione non si stia risolvendo, anche se siamo ormai a metà dell’anno scolastico.

Sembra ormai evidente che aver esternalizzato il servizio mensa delle scuole continua a creare problemi e disparità di servizio, già con Pellegrini avevamo ricevuto più segnalazioni e ora anche il nuovo gestore, Sodexo, non sembra aver risolto la situazione, forse anche per via del periodo difficile che stiamo affrontando.

Cuocere il cibo in altri comuni per poi trasportarlo a Busto genera problemi di tempistiche oltre al rischio di vedere serviti, dopo il viaggio, dei pasti freddi.

Se l'amministrazione avesse perseguito l’idea di creare un centro cottura in zona industriale a Sacconago, come aveva reclamizzato con enfasi nel 2017, a questo punto non saremmo in questa situazione, ma purtroppo di quel progetto non si è più saputo niente.

Un'altra osservazione che vorremmo fare è un esplicito sollecito al Comune affinché consenta ai referenti dei genitori di poter accedere a verificare cosa mangiano i bambini; prima del Covid questa attività era una prassi, con la pandemia si è interrotta, ma anche su questo punto l’assessore Farioli aveva dato garanzie che da febbraio sarebbero stati attivati i protocolli per far accedere i referenti, cosa che però fino ad oggi non è avvenuta.

Claudia Cerini

Speriamo si riesca a breve a trovare una soluzione che soddisfi tutte le scuole di Busto, perché il tempo che i bambini passano insieme nell'ora di ricreazione deve essere un tempo di distensione e serenità.