Busto. Matteo Saba, il rischio del contatto nei distributori automatici
Matteo Saba, il rischio del contatto nei distributori automatici
Giornate di festa, ma anche di riflessione e tra i tanti allarmi ne abbiamo trovato uno nuovo: la possibilità del contagio toccando i distributori di sigarette.
La possibilità e il rischio sono stati segnalati da Matteo Saba di Busto Arsizio
“Ma perché non hanno bloccato i distributori di sigarette con il riconoscimento dell’impronta digitale? Chissà quanti hanno preso il virus in questo modo irresponsabile”.
Le risposte possono essere diverse: il business prima di tutto, e per lo Stato sono miliardi, tanto che si era eccepito e in Lombardia Fontana è intervenuto, perché i distributori di sigarette e non quelli del latte e si è data la licenza di tenere aperti pure questi ultimi..
L’aspetto sanitario è stato sempre sottovalutato ed è stato finora tenuto in secondo piano, ma ora bisognerà ripensare tutti gli aspetti di ogni nostro movimento, cosa non semplice e neanche banale.
Il contatto delle mani se infette e/o sporche non è da sottovalutare e infatti c’è da ieri l’obbligo per i centri commerciali e simili, di mettere a disposizione degli utenti agli ingressi, guanti usa e getta.
Stessa cosa a questo punto andrebbe fatta con i distributori automatici, oppure cambiare modalità di utilizzo per es. col riconoscimento vocale, o ancor meglio con un sms così che a campione di possa controllare l’età dei clienti, oppure con il riconoscimento del viso ma in quel caso ci sarebbero questioni serie di privacy.
Un ginepraio ma occorre comunque cominciare a segnalare tutte queste situazioni di rischio, pensiamo agli ascensori, alle scale mobili, ecc. in cui occorrerà pensare a soluzioni tecnologiche di ripiego.
Grazie comunque a Saba che ha posto il problema.