Coronavirus/ Sgarbi: “Stiamo diventando come la Cina. Ridicole misure, propagandate da una televisione nella quale spregiudicati untori diffondono menzogne e allarmi” ROMA - Vittorio Sgarbi, deputato alla Camera, critica gli ultimi provvedimenti del Governo Conte: “La sospensione delle funzioni religiose, stabilita dal governo, è anticostituzionale, oltre ad essere, come molte altre misure, insensate. Discrimina, in Europa, l’Italia dalle altre nazioni, non attraverso zone rosse e zone gialle, ma sospendendo il sentimento religioso, nel quale si ripone una parte della speranza nei credenti, rispetto a quella che il Papa stesso chiama “situazione disumana”. Il paese si dichiara, con ciò ,ateo, alleandosi anche in questo alla Cina comunista. In tutta la storia la grazia contro la peste viene dal cielo, con l’aiuto di Dio. I medici, in nome della scienza, devono dichiararci un paese ateo, con un messaggio confuso e contraddittorio, che vale solo per l’Italia, ispirando un “decreto notturno”contro la fede e contro la speranza dei fedeli. Ridicole misure, propagandate da una televisione nella quale spregiudicati untori diffondono menzogne e allarmi che sottraggono l’Italia dall’Europa e dall’Europa cristiana . A parità di virus, nessuno ha sospeso le funzioni religiose in Spagna, Francia, Olanda,Austria, Svizzera,Serbia,Germania. Il decreto è anticostituzionale e non limita la libertà fisica delle persone per la loro sicurezza, ma la libertà spirituale. Il diritto di libertà religiosa costituisce un diritto pubblico soggettivo inviolabile, che si inquadra nel più vasto genus dei diritti di libertà. La televisione di Stato diffonde notizie di mero ossequio a decreti scritti dal governo, senza fondamento costituzionale . Articolo 19 : "Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purchè non si tratti di riti contrari al buon costume". Ancora più forte l’articolo 20: :”Il carattere ecclesiastico e il fine di religione o di culto d'una associazione od istituzione non possono essere causa di speciali limitazioni legislative, né di speciali gravami fiscali per la sua costituzione, capacità giuridica e ogni forma di attività”. Ma Conte non lo sa ,e invece di contingentare le presenze in chiesa, d’accordo con i Vicariati e la CEI, impone, con i suoi monatti lo sradicamento della fede e dei suoi riti. Mentre invochiamo grazia e salute dal cielo”