Il Coronavirus non ferma l’Insubria

Il Coronavirus non ferma l’Insubria

 

Il Coronavirus non ferma l’Insubria: lezioni registrate in aula senza studenti, videoconferenze, smart working e lauree in Infermieristica

Varese e Como, 3 marzo 2020 – All’Università dell’Insubria da domani si insegna a porte chiuse e banchi vuoti: docenti di varie discipline saranno in cattedra a Varese e a Como per registrare le lezioni che saranno subito pubblicate sulla piattaforma e-learning. «L’università non si ferma – commenta il rettore Angelo Tagliabue –. È importante affrontare la situazione con positività e fiducia. In questa seconda settimana di emergenza Coronavirus abbiamo fatto ricorso al grande potenziale innovativo dell’ateneo e attivato tutte le misure possibili per limitare i disagi agli studenti, nel rispetto delle indicazioni regionali e ministeriali per contrastare il diffondersi del Covid19».

Tra i primi docenti a salire in cattedra domani per registrare le lezioni si segnalano, a Varese: Annalisa GrimaldiMagda de Eguileor e Viviana Teresa Orlandi del corso di laurea in Scienze biologiche, Enrico Caruso di Biotecnologie, Andrea Bellavita e Francesco Pierantozzi di Storia e storie del mondo contemporaneo, Enrico Anselmo Papa di Ingegneria per la sicurezza del lavoro e dell’ambiente, Barbara Carminati di Informatica, Roberta Bettinetti di Scienze dell’ambiente e della natura. A Como: Giorgio Mantica di Matematica, Giancarlo Jug di Fisica e Andrea Pozzi di Chimica.

Altri docenti stanno già facendo lezione in videoconferenza, collegati con gli studenti: per esempio Luigi Lavazza di Informatica, Andrea CattaneoNicoletta Cannone e Mauro Guglielmin di Scienze ambientali e Scienze dell’ambiente e della natura, Federica Bertolotti di Chimica e Maria Bondani di Fisica. 

Il calendario di queste lezioni straordinarie è coordinato dal delegato alla Didattica Mauro Ferrari ed è in costante aggiornamento; sulla piattaforma e-learning sono proposte anche lezioni registrate per altri motivi lo scorso anno, come per esempio quelle di matematica del prorettore Stefano Serra Capizzano.

Particolarmente importante in questo momento è la seduta di laurea del 9 marzo per nove infermieri, 5 di Varese e 4 di Como: la cerimonia è confermata – salvo diversa disposizione del Ministero per l’università e la ricerca – e si terrà al Collegio Cattaneo di Varese in forma riservata e ristretta, per cui si sta valutando di organizzare una videoconferenza per permettere ai parenti di seguire a distanza.

Un’altra risposta rapida data dall’ateneo riguarda lo smart working: da lunedì lavorano da casa sessanta dipendenti (di cui 15 della sede di Como), soprattutto mamme e soggetti con problemi di salute o parenti da accudire. A questi si aggiungono altri quindici impiegati che già fanno telelavoro a tempo pieno o parziale. La misura adottata è valida fino al 15 marzo salvo nuove disposizioni.

Grande attenzione è riservata al personale tecnico-amministrativo che resta a lavorare in ateneo: sono state predisposte pulizie straordinarie, sanificazione e disinfestazione quotidiana degli ambienti, con fornitura di sapone battericida e installazione di erogatori di gel disinfettante e cartelli con le misure igieniche da seguire, come da indicazioni ministeriali.

Sono stati rimandati in via precauzionale gli open day per gli studenti delle scuole secondarie che erano previsti il 7 marzo a Varese e il 21 marzo a Como. L’ateneo presenterà la sua offerta formativa sabato 16 maggio in contemporanea nelle due sedi; il programma è in aggiornamento su www.uninsubria.it/openday.