Ricostruire il Ponte San Giovanni a Verbania. Insieme è possibile
Ci sono i segni. Quelli di trent'anni fa, quelli della notte tra il 26 e 27 settembre 1991, che hanno strappato le arcate centrali del ponte San Giovanni.
Ci sono i sogni. Quelli, ad esempio, di una Verbania 2.0 capitale europea della cultura, porta italiana alle genti europee, ove il sogno della trasformazione di Verbania città operaia e industriale del Novecento si evolve in modo coerente alla Grande Bellezza del lago Maggiore.
Una città d'acqua e di terra, di ponti e di memorie storiche e monumentali, ove lo sport, la cultura ed il verde sono attrattive capaci di attrarre un turismo slow; ove i paesaggi, la natura e la cultura sono punti di forza finanche economici.
"Ci sono i simboli. La ricostruzione del ponte, ad esempio, deve essere un simbolo della città di Verbania, che ha un degno e incredibile biglietto da visita nel ponte stesso e nel torrente, ormai destinato a diventare parco fluviale e cittadino ed ingresso della Valgrande e del territorio alpino alle spalle del lago.
Noi cittadine e cittadini, movimenti, associazioni, proprio nei giorni della ricorrenza del trentennale del crollo, ci costituiamo in Comitato, affinché si inizino a creare i presupposti per la ricostruzione dello stesso. Vogliamo far pressione civile e democratica nei confronti delle istituzioni locali, nazionali ed europee affinché il ponte ritorni ai fasti del passato. Vogliamo aggregare chiunque, senza distinzione, includere chiunque voglia che il ponte ritorni restaurato, ricostruito e liberato dalla passerella temporanea da tanto, troppo tempo. Non vogliamo lagnarci, ma parte attiva del cambiamento.
Non sarà facile, certo. Ma non sarà neanche una missione impossibile. Il nostro riferimento ideale è il ponte di Monstar, distrutto dai croati durante la guerra jugoslava del 1993. E ricostruito dal 2001. Dopo 8 anni. Il ponte San Giovanni è possibile ricostruirlo, se noi cittadini facciamo la nostra parte.
Non sarà facile. Del resto neanche Roma è stata costruita in tre giorni. Non sarà un'azione collettiva destinato all’insuccesso, in quanto è ragionevole affermare che i cittadini di Verbania, e non solo gli abitanti dei Pontini, vedono nel recupero del ponte uno dei simboli della città, al pari di altri.
Noi cittadini, ci costituiremo in Comitato simbolicamente nella serata del 27 settembre 2021 e siamo pronti a raccogliere le firme per una petizione popolare. Agiremo con la potente arma della cultura e delle idee, capace di smuovere montagne e rassegnazione, promuoveremo a tutti i livelli politici e culturali la volontà popolare della ricostruzione del ponte" raccontanto gli organizzatori Non Edicola Pontini e l'Associazione Maydeas.
Per questo, lunedì 27 settembre prossimo, a trent'anni dalla caduta delle arcate centrali, Non Edicola Pontini e l'Associazione Maydeas organizzano alle ore 21 nella sala di Casa Ceretti con la partecipazione dello storico Leonardo Parachini, per fare comprendere dai tecnici dott. Italo Isoli e l’Ing. Franco Colombo come la ricostruzione sarà possibile.
"Lo faremo per i nostri giovani, che hanno diritto ad avere come lascito un monumento storico dalle meravigliose arcate e dalle suggestioni poetiche e paesaggistiche. Lo faremo per noi stessi, convinti che tale ricostruzione gioverà alla città di Verbania 2.0", continuano gli organizzatori.