Turismo e imprese: il contatto riaccende l'economia varesina

Per una grande rete dove la filiera turistica e le imprese del territorio si integrano per aumentare le opportunità di business.

Turismo e imprese: il contatto riaccende l'economia varesina

Lo scenario Covid-19 ha cambiato totalmente le destinazioni e le tipologie di viaggio, i dati confermano che quest’anno il 97% degli italiani ha scelto l’Italia come meta turistica: di questi il 50% ha richiesto l’outdoor, la natura e il relax. Tra questi ultimi spiccano quelli enogastronomici, i laghi e le terme.

Per questo motivo, dobbiamo inevitabilmente adattarci ad un nuovo modello, rilanciando un turismo diverso, più sostenibile e più competitivo, obiettivi che ben si adattano alla nostra destinazione molto green e con grandi risorse sul turismo all’aria aperta (citiamo ad esempio nuovi progetti di valorizzazione come la Via Francisca, in fase di crescita e che merita sicuramente attenzione).

Guardare avanti e saper preparare il futuro è sempre stata una delle caratteristiche cha ha fatto crescere e primeggiare il territorio varesino e la sua economia.

La pandemia ha stravolto la nostra vita, rallentato le nostre attività, ma non ci ha tolto la voglia di pensare a nuove opportunità in funzione dei nuovi scenari. E’ con questa filosofia che Varese Convention&Visitors Bureau lancia la sfida per prepararsi al 2021, anno che vedrà la ripartenza.

Il Consorzio turistico della provincia di Varese, che opera sul mercato da più di vent’anni ed è supportato dalla Camera di Commercio, si occupa di promo-commercializzazione del territorio e raggruppa al suo interno gli operatori della filiera turistica, unitamente alle rappresentanze dei settori agricolo, commerciale, alberghiero ed extralberghiero.

“L’obiettivo, sottolinea il presidente Massimo Grignani è la riaffermazione del brand con un riposizionamento attraverso la creazione di nuove proposte green e sostenibili con pacchetti esperienziali, dedicati anche a settori particolari: visite in azienda, degustazioni, visite a processi produttivi agricoli, shopping in aziende di spicco o in botteghe storiche. Le aziende potranno diventare co-protagoniste di un sistema turistico in grado di valorizzare tutti i settori con benefici economici e d’immagine.”

"Questo significa un ventaglio più ampio di offerte in grado di intercettare nuovi flussi turistici e l’opportunità di competere su un mercato sempre più ampio. E’ ormai sempre più evidente l’alto valore economico dell’indotto che il mercato turistico è in grado di “accendere”, ha completato Grignani.

Le attività del Consorzio vogliono riaffermare il brand, con un riposizionamento attraverso la creazione di nuovi pacchetti esperienziali, dedicati anche a settori particolari: visite in azienda, degustazioni, visite a processi produttivi agricoli, shopping in aziende di spicco o in botteghe storiche in ottica di destinazione sicura. Questo significa un ventaglio più ampio di offerte in grado di intercettare nuovi flussi turistici e l’opportunità di competere su un mercato sempre più ampio perchè è ormai sempre più evidente l’alto valore economico dell’indotto che il mercato turistico è in grado di “accendere”. Una chiara strategia condivisa e l’individuazione di soluzioni “integrate” sono il metodo migliore per costruire una rete che valorizzi e sviluppi il territorio e l’economia Varesina.

Con queste premesse, il Consorzio turistico apre le porte ed invita tutte le imprese a mettersi in gioco, in vista della nuova stagione 2021, alla quale si sta già lavorando, sia dal lato della programmazione ed ideazione di nuove proposte sia dal lato della commercializzazione ed iniziative promozionali per il rilancio della destinazione.

Dichiara Cosentino:
 
“Ho avuto modo di confrontarmi con alcuni Sindaci e col Presidente della Comunità Montana valli del verbano, Simone Castoldi, e tutti concordano sull’esigenza di dare vita, in tempi brevi, a questo strumento programmatico di lavoro. Parallelamente si continua a lavorare anche alla creazione di una cabina di regia provinciale – con a capo la Protezione Civile – che si occupi di mappare le zone più a rischio idrogeologico e, quindi, individuare gli interventi prioritari da eseguire. Abbiamo già fatto una riunione con Comunità Montane, Parco campo dei fiori e Protezione civile provinciale per muovere i primi passi. La collaborazione di tutti gli enti è fondamentale per portare a casa risultati importanti.”