Vaccini anti-Covid, favorevoli tre italiani su quattro

Altroconsumo ha realizzato un’indagine volta a fotografare la posizione degli italiani in merito al vaccino per il Covid-19 e al passaporto vaccinale, rilevando alcuni cambiamenti rispetto all’inchiesta effettuata a gennaio sullo stesso tema.

Vaccini anti-Covid, favorevoli tre italiani su quattro

Il 76% degli intervistati si è dichiarato favorevole al vaccino anti-Covid, ma rispetto a gennaio calano le persone che non hanno dubbi a riguardo. A pesare è soprattutto la vicenda Astrazeneca.

I più informati sono anche più disponibili, per questo è importante trasparenza e corretta informazione sul piano vaccini. Più della metà è favorevole al passaporto vaccinale.

Circa 3 italiani su 4 dichiarano che se ne avessero la possibilità si vaccinerebbero nei prossimi giorni, un dato positivo che però registra una diminuzione (-8%) rispetto al gennaio scorso.

I motivi che alimentano lo scetticismo degli italiani sono principalmente legati agli effetti indesiderati (52%) che si teme di poter riscontrare. Gioca quindi un ruolo fondamentale l’informazione: risulta, infatti, esserci una correlazione fra il livello di informazione degli individui e la propensione a vaccinarsi (l’81% dei rispondenti disponibili si sente ben informato).

Se si vanno a vedere infatti le motivazioni di chi ha dei dubbi o non ha intenzione di vaccinarsi, al primo posto (52%) risulta proprio il timore di effetti indesiderati, mentre al secondo (33%) la mancanza di fiducia in alcuni dei vaccini. Uno su quattro (25%) ha risposto di non fidarsi del processo di realizzazione/approvazione dei vaccini, mentre una su cinque (22%) risponde che non si vaccinerebbe a breve perché non appartiene a nessuna categoria a rischio. Per il 20% dietro ai vaccini ci sono interessi nascosti. Il 14% dichiara di non fidarsi dei vaccini in generale.

Sono particolarmente disponibili a vaccinarsi sia i più giovani (82% disponibili tra gli under 35) - presumibilmente per il desiderio di riprendere al più presto una vita normale – sia in modo particolare le persone sopra i 64 anni, disponibili nell’87% dei casi.

In secondo luogo, Altroconsumo ha indagato sull’opinione dei cittadini in merito al passaporto vaccinale. Nel complesso l’idea è accolta favorevolmente, infatti, circa il 60% degli intervistati la considera una misura apprezzabile che garantirebbe più libertà e favorirebbe l’adesione alla campagna vaccinale.

Ma non mancano le preoccupazioni: il 45% dei rispondenti, infatti, pensa che il sistema creerebbe un gap discriminatorio fra chi è vaccinato e chi non lo è.

La sospensione temporanea delle vaccinazioni con AstraZeneca ha avuto un impatto negativo soprattutto sulla fiducia nella sicurezza di questo vaccino: lo dichiara il 63% di chi ha risposto.

Coerentemente, il 71% dichiara di avere preoccupazioni, anche moderate, sulla sicurezza del vaccino AstraZeneca, mentre le preoccupazioni per gli altri vaccini sono più contenute e meno diffuse.

Tuttavia per il 48% la sospensione temporanea di AstraZeneca ha provocato una minore fiducia anche nella organizzazione della campagna di vaccinazione in generale, per il 44% nelle altre vaccinazioni contro il Covid, per il 42% nella supervisione dell’Ema sulla sicurezza dei vaccini e ancora per il 42% sulla capacità del Governo di salvaguardare la salute dei cittadini.