Sospesi gli aumenti a 29 dipendenti, possibile lo sciopero al Comune di Busto Arsizio
Il Comune di Busto ha bloccato gli aumenti di stipendio di 29 dipendenti comunali, derivanti dalle “progressioni economiche orizzontali” frutto di un accordo di contrattazione decentrata tra l’amministrazione e le parti sociali.
I sindacati, che rappresentano i dipendenti dell’ente, hanno risposto ventilando l’ipotesi di uno sciopero del personale dell’ente.
Ieri giovedì 23 gennaio le Rsu e i sindacati non hanno partecipato alla riunione con la commissione dove c’erano i rappresentanti dell‘Amministrazione.
Le parti sociali lamentano il fatto che non siano stati rispettati gli accordi siglati dopo mesi di trattative con l’amministrazione, basti su criteri rigidi e meritocratici, per l’interpretazione sbagliata di una circolare.
Dal Comune ha replicato l’assessore al personale Farioli, che afferma che i dipendenti coinvolti non sono stati esclusi dagli scatti ma si tratta solo di una sospensione. L’assessore auspica che le progressioni siano considerate corrette ma che l’ente non possa non tenere conto del parere della Ragioneria Generale dello Stato.
Il riferimento è a una famosa vicenda della Corte dei Conti, nata proprio da un’ispezione della Ragioneria risalente ormai ad una quindicina di anni fa. Il Comune ha inviato un quesito alla funzione pubblica relativo all’interpretazione della circolare, sopra citata, nella speranza di ricevere un parere positivo che permetta il riconoscimento delle progressioni ai dipendenti.
L’Assessore Farioli precisa che l’azione dell’amministrazione guarda a 360 gradi così da tutelare i beneficiari del passato, del presente ma deve tenere in conto anche di tutti i potenziali beneficiari che non hanno ottenuto il beneficio.