Mezzi a motore nei boschi. Contro la legge e la natura
Purtroppo alle GEV dei PLIS Insubria Olona sono pervenute parecchie segnalazioni circa la presenza di moto e quad sui sentieri, spesso ad alta velocità e talvolta in gruppo (quasi sempre i mezzi sono sprovvisti di targa).
Ieri, nel primo giorno di primavera e complici la bella giornata e le restrizioni agli spostamenti, sono state parecchie le persone che si sono dedicate ad una salutare passeggiata alla riscoperta delle aree boscate vicino casa, contemplando il risveglio della natura.
Le GEV tengono a ricordare che che la Legge Regionale n. 31 del 2008 - art.59 della Lombardia, vieta la circolazione dei mezzi a motore (eccetto gli autorizzati - mezzi di servizio, mezzi di soccorso, proprietari di fondi limitatamente al tragitto per raggiungere la proprietà, ....), in tutti i boschi Regionali e relativi sentieri.
Pertanto chi si trova con un mezzo a motore non autorizzato all'interno delle aree boscate commette un illecito sanzionabile ai sensi dell'art. 61 della stessa legge.
Perdipiú, oltre a creare potenziali situazioni di pericolo nei confronti degli utenti della rete sentieristica (pedoni, ciclisti, gente a cavallo), determinano un impatto a livello ambientale (rumori, gas di scarico, erosione dei sentieri, ecc.) nonché un disturbo/danno alla fauna selvatica.
In particolare, questo è il periodo riproduttivo degli anfibi, e il transito di questi mezzi nelle pozze compromette irrimediabilmente le numerose ovature presenti, soprattutto di Rospo Comune e Rana Rossa, anfibi che vivendo nei boschi non disdegnano le pozze effimere per la deposizione.
Le GEV dei PLIS Insubria Olona auspicano che il particolare momento che stiamo affrontando con la pandemia da Covid-19, sia un valido spunto per provare a vivere e godere degli ambienti naturali in modo rispettoso e sostenibile.